Il mondo BDSM è un universo conosciuto da pochi e che vive, ancor oggi, di retaggi culturali dispotici e sbagliati.
Per anni le pratiche BDSM sono state additate come sbagliate, sporche, malsane: ma non è assolutamente così, anzi, al contrario, possono essere un toccasana non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale.
Come tutti gli atti sessuali ha delle sue caratteristiche ben precise che possono piacere o non piacere.
BDSM sta per bondage, dominazione, sadismo e masochismo.
Ma cosa c’è alla base di questa pratica sessuale che, soprattutto negli ultimi anni, sta fiorendo e sta attirando l’attenzione di molti?
Anzittutto vi è qualcosa a livello psicologico: difatti dominazione, masochismo ecc vengono effettuati attraverso la mente più che col corpo, ed è proprio questo ad eccitare le due o più persone che effettuano tale pratica.
Ovviamente oltra alla dominazione, alle torture psicologiche e fisiche, al sadismo ecc ecc, c’è molto altro e non basterebbe un intero articolo per illustrare nello specifico le infinite sfaccettature che il mondo BDSM possiede.
Una delle tante varianti, nell’immenso universo BDSM, è quella della femminilizzazione.
In cosa consiste questo atto? Quali sono le modalità in cui avviene? E’ una cosa cruenta al livello fisico o psicologico?
Sono queste le domande che, con ogni probabilità, che vi starete ponendo.
Bene, in questo breve articolo, ci soffermeremo proprio su tale aspetto che fino ad oggi è stato messo un po’ da parte.
Femminilizzazione: l’uomo che si trasforma
Spesso, chi domina nel sesso, è l’uomo, anche se nelle pratiche BDSM, avviene diverse volte il contrario, ossia che la donna abbia potere sull’uomo.
La femminilizzazione è alla base di questa dominanza donna/uomo.
L’uomo è niente, è plastilina nelle mani della donna e questa può farne ciò che vuole, proprio per questo lo umilia nel profondo. E come lo fa? Nella maniera più ripugnante possibile per un maschio alfa: gli nega la virilità, lo trasforma in donna, femmina.
Gli impone un vestiario femminile sexy, gli ordina di prendere movenze femminili, gli ordini di fare cose prettamente da donna.
A mio avviso, più che una violenza a livello fisico, questa risulta essere una violenza a livello psicologico.
L’uomo non è più uomo: è femmina e, pertanto, deve comportarsi come tale anche a livello sessuale.
Molto spesso, infatti, accade che la mistress(la padrona), ordini all’uomo sottomesso di essere il suo oggetto sessuale.
La padrona, dunque, attraverso un pene finto da lei indossato, inizia a penetrare analmente l’uomo, proprio come se i ruoli si invertissero.
Per molti questo tipo di pratica può risultare strana, malata, sbagliata: ma non è così.
Bisogna capire che il piacere può avvenire in modi diversi e attraverso fonti non propriamente convenzionali.
In questo caso la goduria avviene a livello mentale: la sottomissione nell’uomo, la dominanza da parte della donna.
Il sentirsi niente e il sentirsi, al contempo, tutto. Questo è, in fin dei conti, la femminilizzazione.
Non è il trasfigurarsi, ma l’umiliazione di diventare ciò che non si è e non si vorrebbe essere.
Quindi, è giusto affermare (per rispondere alla domanda che precedentemente ci eravamo posti), che la femminilizzazione è un atto di umiliazione cruento a livello psichico, più che fisico ed è proprio ciò che arreca piacere a chi attua tali pratiche sessuali.
Conclusione e delucidazioni finali sul mondo BDSM
Se siete interessati al mondo BDSM e in particolare cercate padrone che vi sottomettano, il sito che potrebbe fare al caso vostro è mistresspiccanti.it: dategli un’occhiata, non ve ne pentirete!
Spero che questo articolo vi sia stato utile e vi abbia fatto chiarezza sul mondo BDSM e nello specifico su una pratica poco conosciuta come la femminilizzazione.
Il mondo BDSM non va criticato o giudicato, ma va accolto così com’è con le sue infinite sfaccettature!
Nel sesso non vanno imposti tabù: non esistono!